Il nuovo Vescovo di Roma ha scelto il nome di Leone XIV.
Nasce il 14 settembre 1955 a Chicago, nell’Illinois, da Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, e Mildred Martínez, di origini spagnole. Ha due fratelli, Louis Martín e John Joseph. Appartiene all’Ordine Religioso degli Agostiniani.
Nonostante le sue origini del Nord America in realtà ha trascorso con diversi incarichi la maggior parte del suo Ministero in Perù sia con diversi ruoli nel suo Ordine agostiniano sia nella Chiesa dell’America Latina. Negli ultimi anni è stato nominato da Papa Bergoglio prefetto del Dicastero per i Vescovi e questo gli ha permesso di vivere fianco a fianco con Papa Francesco che lo incontrava per discutere su temi ecclesiali ogni sabato mattina. Da qui la considerazione che certamente ha condiviso con Papa Francesco molto del suo Magistero. Nella scelta del nome vedo il suo desiderio di dare continuità all’azione sociale della Chiesa perché Leone tredicesimo è stato il Papa del “Rerum novarum” l’enciclica che portato la Chiesa fuori dalle sacrestie per rendersi presente nella vita sociale degli uomini.
C’è dunque da sperare che questa sia la sua priorità che ho colto anche dal saluto che ha indirizzato alla piazza San Pietro e al mondo dopo “Abemus Papam”. Un Papa giovane che avremo modo di conoscere al di là di tutte le inopportune considerazioni che si fanno in questi primi giorni. Come Parrocchia gli diamo il benvenuto e facciamo nostro un passaggio del suo saluto dalla Loggia Vaticana: “«La pace sia con voi! Questa è la pace di Cristo, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante».
Si pace, ma soprattutto la pace di Cristo.