Che Natale sarà quello del 2020?

Ce lo stiamo chiedendo in tanti. Quale possibilità avremo di celebrare una festa grande, come si conviene alla tradizione quale è Natale. Le restrizioni che ci sono consigliate sembra tolgano la possibilità di vivere l’aspetto importante degli affetti con i nostri cari, con i nostri anziani, con i nostri malati. Per molti però non è la mancanza di un rapporto affettivo e di vicinanza che fa sentire l'anomalia di questo Natale.

Per buona parte della gente ciò che segnerà questo Natale sarà la mancanza di tutto quel corollario di cose esteriori, pur belle, ma che non sono fondamentali e non sono neanche necessarie.

Mentre pensavo a queste cose, suona alla porta della parrocchia un senza fissa dimora che abitualmente viene a chiedere un aiuto. Mi intrattengo con lui a lungo ascoltando la storia dei suoi fallimenti, degli abbandoni, delle dipendenze, degli errori, tutte ragioni per cui è sulla strada. Gli offro delle possibili soluzioni, ma non fa il passo, prigioniero ormai di una vita buttata e senza uscita. Di tutto quello che per la gente in questo momento sembra una privazione, lui non dà importanza. Il giorno di Natale, sarà un giorno uguale a tutti gli atri. Andrà a dormire in una fabbrica dismessa da solo. E forse questa e la vera solitudine.

Se in questo Natale ci verrà imposto qualche privazione, qualche limitazione sarà per una volta, ma penso a chi questa volta è tutti i giorni e tutti gli anni. Buon Natale anche loro.