Tommaso

“I discepoli gioirono al vedere il Signore” (Gv 20,20)

Essi, la sera del giorno di Pasqua, fanno l’esperienza, inaspettata e insperata, del vedersi apparire davanti Gesù Risorto, nel luogo dove essi si trovavano “per timore dei Giudei”. È una gioia grande, autentica, profonda, la loro: vedere il Signore, vivo! Con Gesù i discepoli avevano condiviso un cammino di vita, intenso e significativo, un cammino di fede e di amore. Sembrava che tutto fosse finito con la morte di Gesù. Ora, invece, tutto rinasce perché Gesù è risorto, è il Vivente. Così è stato per i discepoli. Così sarà per Tommaso otto giorni dopo. Infatti l’apostolo Tommaso, che non era presente quella sera, non crede alla testimonianza degli altri apostoli fino a quando il Signore non apparirà anche a lui. Crederà solo dopo averlo visto entrare in casa a porte chiuse ed averne toccato le piaghe, come lui stesso aveva chiesto. In Tommaso avverrà il passaggio dall’incredulità alla fede in Cristo risorto, dalla ricerca di cose evidenti alla confessione profonda: “Mio Signore e mio Dio!”.