• Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Chiesa Parrocchiale

  • Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Chiesa Parrocchiale - Interno

  • Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Oratorio

  • Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    S. Maria Maddalena - Patrona

  • Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Affresco del '400

  • Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Chiesa di S. Giorgio

  • Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Croce Pessina

Nel suo discorso alla città alla vigilia di Sant’ Ambrogio il nostro arcivescovo Mario Delpini è partito dalla celebre frase pronunciata da Don Abbondio. Riporto di seguito l’introduzione del suo intervento rimandando in altre occasioni di riprendere i contenuti salienti.

“La mediocrità e la viltà possono essere giustificate e raccomandate come una forma di prudenza, come una pratica di realismo, come un consiglio per il quieto vivere. La figura di don Abbondio nel romanzo I promessi sposi, nel dialogo imbarazzante con il cardinal Federigo, giustifica il proprio comportamento nell’esercizio del suo ministero di parroco e nella sua responsabilità pubblica: «Torno a dire, monsignore − rispose adunque − che avrò torto io… Il coraggio, uno non se lo può dare». Noi celebriamo la festa di sant’Ambrogio, patrono della Chiesa Ambrosiana, della città di Milano e della Regione Lombardia, e considerando la sua vita cerchiamo ispirazione per reagire alla mediocrità e alla rassegnazione. Sentiamo la responsabilità di essere persone fiduciose nell’esercizio dei compiti che ci sono stati affidati e sentiamo il dovere di prenderci cura di quel bene comune che è la fiducia. Mentre don Abbondio crede di essere saggio pensando che il coraggio, uno non se lo può dare, specie in un contesto difficile di prepotenze, ingiustizie impunite, inaffidabilità delle istituzioni, noi crediamo che sia saggio darsi ragioni e condizioni per avere coraggio e praticare la fiducia. Per una comunità, per una città, per un Paese la fiducia è una condizione irrinunciabile per una coesistenza pacifica delle persone, delle culture, delle religioni. La fiducia è un atteggiamento necessario per affrontare le sfide di oggi e per andare verso il futuro. La fiducia è l’antidoto desiderabile per contrastare il declino della nostra civiltà. La fiducia è il rimedio all’epidemia della paura”.


La parola di don Ettore

 

La parola
libero pensiero di don Ettore Dubini su temi attuali o determinate ricorrenze.