Luce

«Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?» (Gv 11,25-26)

In questa quinta domenica di Quaresima ritorna il tema del peccato originale, che, alla luce del miracolo della risurrezione di Lazzaro, è paragonato alla morte, al sepolcro. Ogni uomo è “morto” a causa del peccato originale, mentre mediante il Battesimo gli è ridonata la vita. Egli viene fatto risorgere da quel sepolcro, che è appunto la colpa del primo uomo, e gli viene donata la candida veste battesimale. Il Battesimo tuttavia non ci libera dalla “peccabilità umana”. Il rischio di cadere permane. Ecco perché bisogna prestare attenzione alle nostre debolezze, altrimenti rischiamo di macchiare la veste bianca o addirittura di lacerarla.