
Seconda domenica di Pasqua
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«Pace a voi!» (Gv 20,19)
Le parole dell’Arcivescovo Mons. Mario Delpini sulla morte di Papa Francesco
«Che cosa possiamo dire di papa Francesco? In questi giorni si dice molto, si analizzano gli aspetti complessi del suo ministero da Vescovo di Roma, come servo dei servi nella Chiesa universale, come un uomo che si è fatto voce di coloro che non hanno voce, come un profeta che ha invocato ostinatamente – e a quanto pare inutilmente – la pace. Si può dire molto di papa Francesco, questa sera però io credo che si possa dire semplicemente così: papa Francesco è un cristiano che ha fatto Pasqua. Ha sperimentato il timore e la gioia grande e si è dedicato a sostenere la fede e la perseveranza dei fratelli. Ed è stato fastidioso, irritante per la sua parola che, in nome del Vangelo, ha proposto uno stile di vita, una attenzione ai più poveri, un doveroso cammino di conversione».

Domenica di Pasqua
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"Ho visto il Signore!” (Gv 20,18)
In questa domenica di Pasqua desidero raggiungere tutti con un augurio di speranza, anche se ciò che il mondo sta vivendo sembra mettere in dubbio la speranza; ma non c’è dubbio che possa fermarci, perché la nostra speranza si fonda su Cristo risorto.
Gesù risorto a Maria di Magdala ha detto “Va’ dai miei fratelli” (Gv 20,17), i discepoli. E Maria “andò ad annunciare ai discepoli: Ho visto il Signore!” (Gv 20,18). Ella cioè porta la buona notizia, il Vangelo, che il Signore è risorto.
Anche a noi è rivolto questo annuncio, che ci dona speranza, ci apre alla fiducia, ci invita a guardare avanti senza paura, quella paura da cui tante volte siamo minacciati, la paura del nostro futuro, la paura del venir meno delle nostre certezze, la paura delle malattie, la paura della perdita delle persone care.
In Gesù risorto troviamo la forza di reagire alla paura, di non rassegnarci, di credere nella vittoria del bene sul male. Gesù risorto, ci ripete: “voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo” (Gv 16, 33). È l’augurio che rivolgo a tutta la Comunità, a cominciare dai piccoli e dalle persone sole e ammalate.
Mons. Angelo con i sacerdoti, le persone consacrate, i Consigli Pastorale e per gli Affari economici