
Festa dell'esaltazione della santa croce
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“Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui (Gv 3,17).
La croce di Gesù non è un giudizio inesorabile sulla gravità del nostro peccato, ma è la rivelazione piena della sua misericordia. Gesù Crocifisso proprio così ci ha amati: dando la sua vita per noi e per la nostra salvezza. Gesù ha compiuto tutto questo in obbedienza al Padre. Gesù Crocifisso è, in questo senso, l’espressione più profonda dell’amore di Dio per noi.
Seconda domenica dopo il martirio di S. Giovanni
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CARLO ACUTIS E PIER GIORGIO FRASSATI SONO SANTI
In questa domenica, alle ore 10.00, sul sagrato della Basilica di San Pietro in Vaticano, il Santo Padre Leone XIV celebrerà la S. Messa durante la quale proclamerà santi i beati Pier Giorgio Fras-sati (1901-1925) e Carlo Acutis (1991-2006). Come scrive il Dicastero delle Cause dei Santi, Pier Giorgio Frassati, torinese, «laico, giovane militante in associazioni del laicato cattolico, si impegnò con tutto se stesso in iniziative di sviluppo sociale e di carità verso i poveri e i malati, finché morì colpito da paralisi fulminante». Alla Messa per il Giubileo dello sport, 15 giugno 2025, il Papa ha affermato che «la sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo». Come scrive il Dicastero delle Cause dei Santi, Carlo Acutis, milanese, «fu molto legato alla devozione alla Vergine e all’Eucaristia, realizzando anche progetti informatici sui temi della fede; forte la sua esperienza di volontaria-to con i clochard e nelle mense dei poveri; colto da una leucemia fulminante morì a soli 15 anni, il 12 ottobre del 2006».
Prima domenica dopo il martirio di S. Giovanni
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PRIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI MONS. SILVANO MOTTA
Nella mattinata del 30 agosto 2024 ci lasciava improvvisamente per tornare alla Casa del Padre il caro Mons. Silvano Motta. Egli era nato il 9 ottobre 1935 a Brivio (LC), nel cui Cimitero è sepolto. Svolgeva il suo ministero pastorale tra noi dal 2012, giunto da Seregno, dove era stato Prevosto. Nella nostra Comunità egli era fedele al confessionale ogni giorno, pronto a consigliare e confortare. Lo ricordiamo con affetto e nella preghiera, come segno della nostra riconoscenza. In chiesa è a disposizione di coloro che lo desiderano un’immagine ricordo, che abbiamo preparato per questo primo anniversario, nella quale sono riportate alcune frasi del suo testamento spirituale, del 29 gennaio 1997: