Luce

«Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo» (Gv 9, 5)

Secondo l'immagine del Vangelo della quarta domenica di Quaresima, l'uomo nasce cieco e nelle tenebre, mentre Dio l'avrebbe voluto nella luce. Per riacquistare pienezza di umanità, l'uomo ha bisogno di essere guarito dalla cecità originaria, ha bisogno di essere illuminato. Ciò avviene nel Battesimo, perché nel Sacramento agisce Cristo stesso. Gesù Cristo è l'unico che può risanare gli uomini dai loro difetti d'origine, donando ad essi la sua luce. Senza l'opera salvifica di Cristo l'uomo resterebbe cieco e nelle tenebre: incapace di vedere la sua identità più vera, il suo destino ultimo, il senso dell'universo e incapace di distinguere il bene dal male. In questa domenica vogliamo sottolineare in modo particolare il simbolo battesimale della candela accesa. Questa fiamma, che costantemente dobbiamo alimentare, ci ricorda la nostra vocazione cristiana: «camminare sempre come figli della luce, perseverando nella fede».